La prima riunione del Comitato a Salvaguardia dei Marittimi (COSMAR) si è svolta il 9 gennaio scorso a Genova, presso la sede dell’Accademia Italiana della Marina mercantile, che ha ospitato il nuovo soggetto del cluster marittimo italiano (nato ufficialmente il 15 dicembre scorso).
I soci fondatori di Cosmar hanno voluto definire in questa occasione le linee guida per il triennio 2016-2018 e quindi eleggere il loro presidente, nella persona del giovane ufficiale di coperta Patrizia Orrù. Cosmar è nato con la precisa volontà di porsi a tutela della Gente di mare e di tutti coloro che lavorano nel comparto marittimo: non si tratta di un sindacato ne’ di una associazione, ma di un comitato, di cui fanno parte gli stessi lavoratori del settore, che mettono a disposizione uno dell’altro le proprie specifiche competenze e professionalità. Al loro fianco anche uno staff di avvocati, appartenenti ai più noti studi legali specialistici nelle materie di interesse del comitato.
Ci vogliamo porre come interlocutori del governo -ha detto la neo-presidente Patrizia Orrù- partecipando ai tavoli di lavoro per l’elaborazione delle nuove normative del settore marittimo: occorre semplificare le leggi vigenti in materia e controllare la corretta applicazione delle regole che tutelano i lavoratori. Le nostre problematiche sono per lo più ignorate: le caratteristiche peculiari del lavoro marittimo impongono la necessità di essere conosciute profondamente.
Un esempio di tutto questo? Entro il 2016 circa 50 mila marittimi italiani dovranno rinnovare i loro certificati IMO, necessari per poter lavorare. Ebbene, il Governo non ha ancora stabilito tempi e modalità di tale rinnovo… il rischio è di tagliare fuori dal mondo del lavoro un’intera categoria!