Il 18 maggio scorso a Genova presso Palazzo San Giorgio sede dell’Autorità Portuale, si è svolta l’inaugurazione dell’Anno Accademico 2012 dell’Accademia Italiana della Marina Mercantile.
La crescente passione per il mare dei nostri giovani -ha detto il presidente Eugenio Massolo– si è tradotta in un record di domande per l’ammissione all’Accademia (quest’anno 321), superiore al numero di richieste del I anno (2005) quando sull’onda dell’effetto novità si presentarono 285 candidati.
Sono una trentina le compagnie di navigazione che hanno scelto di collaborare con l’Accademia dal 2005 ad oggi: principalmente Costa Crociere, Grandi Navi Veloci, Messina, cui si aggiungono altre che si sono affacciate di recente, tra cui Rizzo Bottiglieri, Premuda, Calisa. La collaborazione procede anche con Agenzie di Manning, quali ESA e Sirius Ship.
Dopo i saluti da parte dei rappresentanti delle istituzioni civili, miltari e religiose, (in sala l’ammiraglio Felicio Angrisano direttore marittimo della Liguria) la cerimonia è proseguita con una tavola rotonda dal titolo Professione mare. Verso la costruzione del cluster formativo dell’Economia del Mare. Sono intervenuti: l’onorevole Elena Ugolini Segretario al ministero dell’Istruzione, Mario Mattioli Vice Presidente di Confitarma, Cinzia Voso Direzione Personale della navigazione marittima ed interna (ministero Infrastrutture e Trasporti), Gianenzo Duci presidente Assagenti, Guido Torielli di Confindustria, Carlo Lombardi Segretario Generale Federazione del Mare, Wladimiro Iozzi dirigente scolastico ITTL Nautico San Giorgio.
Il dibattito, ricco di spunti, è stato chiuso dalle significative parole dell’onorevole Ugolini: Questa città mi ha dimostrato oggi di essere la vera capitale della formazione professionale nel settore marittimo. L’Accademia Italiana della Marina Mercantile si conferma modello per tutti gli altri 59 ITS (Istituti tecnici Superiori) presenti in Italia. Il potenziale sviluppo del settore legato al mare potrà fare da traino per il nostro Paese: anche le altre Regioni a vocazione marittima potrebbero seguire l’esempio della Liguria. Gli ITS come l’Accademia dovranno perseguire alcuni obiettivi, tra cui un maggiore coordinamento e una crescente apertura di tipo internazionale (ad esempio corsi solo in inglese). Occorrerà infine superare un problema di comunicazione, traducendo bene quello che si pone in essere, perchè giunga a tutti, tramite i media, il messaggio positivo di un’economia in fase di ripresa.