
Il mondo del mare e della logistica è il centro delle attività dell’Accademia Italiana della Marina Mercantile. Ma ridurre tutto alla “sola” costruzione di percorsi professionali, anche se di alta specializzazione, non basta. È ormai fondamentale riuscire a guardare ben oltre la prua della propria nave, perché il momento storico è particolarmente complesso, e perché i processi di evoluzione tecnica, tecnologica e digitale richiedono anche una visione più ampia.
Oltre a tutto ciò, la politica internazionale non è più materia per soli analisti. I riflessi delle acute crisi in Ucraina, nel Mar Rosso e nel Mar Nero, ad esempio, impongono una visione d’insieme che poi si traduce nei cambi delle rotte marittime, nei ritardi e nelle congestioni portuali, nelle trasformazioni della supply chain e del lavoro nell’ambito dello shipping.



Federico Petroni
Petroni ha illustrato le tensioni esistenti nel Mediterraneo (o Medioceano, come ribattezzato dalla celebre rivista italiana di geopolitica per sottolinearne la centralità tra i più grandi bacini mondiali), mentre Panaro ha saputo traslare la dimensione politica sul piano economico, analizzando le attuali tendenze di decrescita dei traffici portuali italiani, a seguito dell’insicurezza del Canale di Suez. Stefanucci ha invece portato all’evento lo sguardo scientifico e di ricerca legato al mondo dell’oceanografia e della batimetria, raccontando nel dettaglio le operazioni delle missioni promosse dall’Istituto Idrografico di Genova.
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