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Generazioni in Movimento

By 11 Giugno 2024News

Il mondo del mare e della logistica è il centro delle attività dell’Accademia Italiana della Marina Mercantile. Ma ridurre tutto alla “sola” costruzione di percorsi professionali, anche se di alta specializzazione, non basta. È ormai fondamentale riuscire a guardare ben oltre la prua della propria nave, perché il momento storico è particolarmente complesso, e perché i processi di evoluzione tecnica, tecnologica e digitale richiedono anche una visione più ampia.

Oltre a tutto ciò, la politica internazionale non è più materia per soli analisti. I riflessi delle acute crisi in Ucraina, nel Mar Rosso e nel Mar Nero, ad esempio, impongono una visione d’insieme che poi si traduce nei cambi delle rotte marittime, nei ritardi e nelle congestioni portuali, nelle trasformazioni della supply chain e del lavoro nell’ambito dello shipping.

accademia marina mercantilePer capire meglio tutte queste dinamiche, martedì 4 Giugno la Fondazione Accademia Italiana Marina Mercantile ha organizzato “Generazioni in Movimento“, l’appuntamento di inizio estate dedicato all’approfondimento geopolitico e scientifico del mare e degli oceani intorno a noi. Dopo i saluti istituzionali del Presidente Eugenio Massolo, del Direttore Generale Paola Vidotto e del Sindaco di Arenzano Francesco Silvestrini, si è svolta la tavola rotonda con i tre relatori di prestigio invitati dall’Accademia.

samuele stefanucciNella scenica cornice del parco di Villa Figoli des Geneys, si sono alternati sul palco Alessandro Panaro, Head of maritime & mediterranean economy del Centro Studi SRM, Federico Petroni, Analista geopolitico e Coordinatore didattico della Scuola di Limes, e il C.C. Samuele Stefanucci, Capo Ufficio Oceanografico dell’Istituto Idrografico della Marina. Nell’incontro sono stati approfonditi i vari temi legati, appunto, al mondo del mare e della situazione che sta vivendo.

federico petroni

Federico Petroni

Petroni ha illustrato le tensioni esistenti nel Mediterraneo (o Medioceano, come ribattezzato dalla celebre rivista italiana di geopolitica per sottolinearne la centralità tra i più grandi bacini mondiali), mentre Panaro ha saputo traslare la dimensione politica sul piano economico, analizzando le attuali tendenze di decrescita dei traffici portuali italiani, a seguito dell’insicurezza del Canale di Suez. Stefanucci ha invece portato all’evento lo sguardo scientifico e di ricerca legato al mondo dell’oceanografia e della batimetria, raccontando nel dettaglio le operazioni delle missioni promosse dall’Istituto Idrografico di Genova.

Per rivedere le presentazioni dei relatori: qui

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