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L’Accademia della Marina Mercantile presenta la strategia 2022-2025

By 12 Gennaio 2022News

Genova, 17 Dicembre 2021 – Una visione ampia, con un forte accento sulla transizione formativa in ambito tecnologico e sulle soft skills. Questa in sostanza la visione complessiva della Fondazione Accademia Italiana della Marina Mercantile, che ha presentato ieri – giovedì 16 Dicembre, alle ore 18 al Teatro di Stradanuova, a Genova – il nuovo “Piano di Valutazione e Sviluppo Strategico 2022-2025”.

All’evento hanno partecipato, tra gli altri, l’Assessore alla Scuola, Università e Formazione della Regione Liguria Ilaria Cavo, e l’Assessore allo Sviluppo Economico Portuale e Logistico  del Comune di Genova Francesco Maresca. Gli interventi sono stati preceduti da un saluto istituzionale del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi: «Ringrazio tantissimo l’Accademia Italiana della Marina Mercantile per lo straordinario lavoro che sta conducendo, ma anche per questo Piano di Valutazione e Sviluppo Strategico 2022-2025. La rivoluzione digitale e ambientale sono i due elementi che ridisegnano completamente i nostri comportamenti quotidiani. È indispensabile oggi avere persone, come quelle che vengono formate dall’Accademia Italiana della Marina Mercantile, in grado di conservare non solo uno straordinario e unico passato, ma anche di gestire con grande coscienza, capacità e professionalità le trasformazioni che il mondo della marineria, della logistica, dei trasporti, e più in generale, della novimentazione delle persone e delle merci stanno vivendo».

Nell’ultimo triennio 2019-2021 l’offerta formativa dell’Accademia, articolata nelle 3 macro-aree dei percorsi ITS, percorsi brevi FSE e corsi di IMSSEA ed Ente Radar, ha prodotto: 3.422 allieve e allievi formati, con oltre 120.000 ore di formazione erogata da oltre 300 docenti, in collaborazione con oltre 100 aziende. 

Tra gli obiettivi strategici 2022-2025, nel Piano vengono enunciati:

  • Migliorare le performance, le competenze tecnologiche e digitali delle allieve e degli allievi destinati alla conduzione dei mezzi, navali e ferroviari, favorendo lo sviluppo di sensibilità e attitudini orientate alla tutela dell’ambiente;
  • Disegnare nuove figure capaci di gestire l’impatto dei cambiamento, in corso e futuri, nel settore portuale e dei trasporti;
  • Ascoltare il territorio e i fabbisogni formativi delle aziende per attivare percorsi di formazionecontinua rivolti alle lavoratrici e ai lavoratori in prospettiva lifelong learning coerenti con le nuove esigenze.

Paola Vidotto, Direttore dell’Accademia della Marina Mercantile: «Questo Piano rappresenta una base ideale su cui costruire il futuro non soltanto della formazione, ma dell’Accademia stessa. Lavoreremo per utilizzare al massimo le nostre sedi, andando a potenziare le attività di Villa Figoli des Geneys di Arenzano, ma anche per dare il massimo slancio ai nuovi simulatori di Coperta e Macchina, inaugurati la scorsa estate. La formazione sta mutando, così come le necessità delle aziende e dei territori. Il nostro compito sarà quello di saper rispondere in anticipo, supportando nella transizione del lavoro chi è già occupato, e trasmettendo le capacità necessarie a chi entrerà nel mondo del lavoro».

Ilaria Cavo, Asessore Regionale: «Come Istituzione abbiamo sempre creduto molto in questa fondazione ITS. Questo Piano ha uno sguardo ampio, e come Regione siamo pronti a dare pieno supporto al progetto. È importante che questa realtà possa crescere saldamente, avendo dimostrato, anche grazie agli alti punteggi di soddisfazione negli standard di Indire, di saper essere un punto di riferimento per le allieve e gli allievi». 

Francesco Maresca, Assessore del Comune di Genova: «Il voler mettere al centro di un progetto di lungo respiro l’innovazione, anche in un tema come quello marittimo, significa aver colto certamente il punto. Il mondo della Blue Economy è in totale cambiamento, e così serviranno presto figure professionali altamente specializzate. Fondamentale dunque che l’Accademia della Marina Mercantile sia proprio a Genova, e abbia le capacità per guardare a un futuro segnato dalla tecnologia e dalle competenze». 

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