Il Forum “Toward Autonomous Ships”, organizzato da Il Secolo XIX/The MediTelegraph a Genova il 13 Giugno scorso, presso l’Istituto Nautico San Giorgio, ha riunito aziende ed esperti, molti provenienti dall’estero, intorno al tema delle navi senza equipaggio. Si tratta di un’ipotesi realizzabile in un prossimo futuro?
Il dibattito è stato introdotto dal presidente della Regione Liguria Giovanni Toti che, nel suo saluto al pubblico numeroso, ha citato come esemplare l’operato dell’Accademia Italiana della Marina mercantile.
Toti ha spiegato quale forte segnale sia stato da parte della Regione Liguria l’avere investito nel percorso di formazione marittima, sia scolastico sia professionale. “Per una città come Genova legata allo shipping – ha detto- è stato scelto di affiancare le due Accademie dedicate all’hotellerie di bordo, ad Arenzano e a Lavagna, in accordo con le compagnie di navigazione Costa e MSC. In questo modo ci prepariamo ai cambiamenti del futuro, pensando a mantenere Genova quale capitale marittima.”
Il convegno quindi ha affrontato le molteplici problematiche legate al progetto delle navi senza uomini a bordo: non si è parlato solamente di tecnologia, ma di principi normativi e assicurativi che andranno eventualmente rivisti e anche dal punto di vista della formazione ci si è chiesti se veramente le competenze tradizionali saranno destinate a scomparire. Di quali figure professionali avrà bisogno lo shipping?
Da questo punto di vista è intervenuto il cap. Alex Stefani (docente presso l’Accademia italiana della Marina mercantile), ricordando come la tecnologia debba essere al servizio dell’uomo per facilitare il lavoro e non per sostituirlo. “Nonostante l’evoluzione scientifica -ha detto- i marittimi dovranno essere sempre in grado di riportare le navi in porto anche manualmente.”
Stefani ha concluso: “Le navi intelligenti esistono già; in Accademia ci si concentra su quelle competenze che migliorano le capacità decisionali degli Ufficiali a bordo; le macchine potrebbero rompersi e gli uomini devono essere addestrati nella capacità di scegliere, prerogativa che rimarrà sempre umana.”