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Dieci anni fa

By 17 Aprile 2015Novembre 29th, 2018Archivio News 2015, DECENNALE
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ANNI FA

Non è dato sapere quanti, il giorno dell’inaugurazione dell’Accademia Italiana della Marina Mercantile, avrebbero scommesso sul fatto che un giorno avrebbe festeggiato i primi dieci anni di vita.

Ai tempi, già semplicemente la sua natura originaria stupiva fino a indurre a un vago scetticismo: un ente pubblico, le impresa private e le autorità di settore, più una ristretta ma autorevole galassia di soggetti collegati, si erano accordati unanimemente su un tema comune. Già questo era un evento. Il fatto poi che quell’accordo teorico si fosse tradotto in qualcosa di reale, che prometteva progresso e ricadute positive su un intero settore, nel caso avesse funzionato come previsto, era davvero cosa che lasciava più d’uno senza parole.

Dieci anni fa, l’Accademia Italiana della Marina Mercantile era un ufficio di 20 metri quadri dove un direttore e quattro altre persone si ritagliavano un minimo spazio per lavorare. L’Accademia, allora, era anche tre aule senza connessione internet né riscaldamento dove ospitare centoventi allievi divisi in gruppi da 20, programmati per avvicendarsi nella formazione a bordo e a terra. L’accreditamento presso la Regione Liguria, obbligatorio per legge, era in via di perfezionamento. La Certificazione di Qualità ISO 9001 era poco più di un miraggio. La strutturazione dei programmi per competenze, come richiesto dalla STCW, qualcosa di simile a un enigma.

Dieci anni dopo, l’Accademia Italiana della Marina Mercantile è un punto di riferimento a livello nazionale e internazionale per l’istruzione e l’addestramento degli allievi ufficiali di Coperta e Macchina, dei quadri direttivi del personale di bordo e di molte altre figure appartenenti al cluster marittimo, nonché la sede di una delle agenzie formative dell’International Maritime Organization.

E nella sua storia non ha mai smesso di porsi come avanguardia rispetto ai progressi normativi e organizzativi. I suoi programmi di studio prevedevano, fin dal 2005, l’integrazione della formazione in aula con l’imbarco per dodici mesi come allievo ufficiale, obbligo sancito dalla legge solo nel 2007. La sua organizzazione interna garantisce la piena tracciabilità dei processi organizzativi e didattici e la piena conformità degli insegnamenti alle indicazioni della STCW dal 2010, prima ancora che la riforma della scuola e recenti direttive europee e decreti ministeriali rendessero tutto ciò obbligatorio.

Nelle sue spinte verso i margini più avanzati della formazione e addestramento marittimo, l’Accademia ha rotto molti equilibri, ponendosi fuori dagli schemi, raccogliendo consensi ma anche qualche radicale dissenso. Più di ogni altra cosa valgono, a conferma e orgoglio della propria missione, i resoconti di carriera di quegli allievi che nel 2005 facevano lezione stringendosi attorno a una stufetta elettrica portatile, e che oggi sono in gran parte primi ufficiali su grandi compagnie di navigazione. L’Accademia sono sicuramente tutti coloro che hanno contribuito a fondarla e a farla vivere in questi dieci anni, ma più di ogni altra cosa l’Accademia sono questi ragazzi, le loro carriere e i sogni professionali che l’Accademia ha contribuito a realizzare, fornendo nel contempo le imprese marittime di personale di eccellenza.

Oltre e al di là dei ricordi, ora inizia un’altra grande sfida, ovvero il percorso che porterà l’Accademia a festeggiare i prossimi dieci anni di vita.

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