Il 31 maggio scorso a Genova, presso l’Istituto tecnico trasporti e logistica “Nautico S. Giorgio” è stato presentato il filmato “Prendi la strada giusta”, un documentario dal linguaggio molto efficace nel presentare ai giovani l’ITS Accademia Italiana della Marina Mercantile.
Realizzato da Rai Educational, con la collaborazione delle compagnie Grandi Navi Veloci e Costa, che hanno permesso di girare molte scene a bordo delle loro navi, “Prendi la strada giusta” è stato commissionato dal ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Come si diventa Ufficiali di Macchina o di Coperta della Marina mercantile? Che vita conducono gli Allievi, in quell’anno di imbarco che l’Accademia assicura, grazie alle salde relazioni con il mondo marittimo e l’impresa? Davanti alle telecamere, a raccontare le loro esperienze a bordo, immaginando la loro vita futura, sono i giovani.
Alla presentazione del filmato sono intervenuti Eugenio Massolo, presidente dell’Accademia Italiana della Marina Mercantile, Wladimiro Iozzi, dirigente scolastico del “Nautico San Giorgio”, Anna Izzo (maritime Campus manager) di Costa, Renato Causa, responsabile formazione di Grandi Navi Veloci, Giuseppe Piero Fossati (Provincia di Genova), Aureliano De Raggi (direzione regionale scolastica della Liguria), Erminio Grazioso (dirigente Regione Liguria in materia di formazione), Claudio Barbieri (direttore di Confitarma Genova). In sala erano presenti anche l’ideatore del programma Pietro De Gennaro e il regista Alberto Polimanti.
L’intenzione -ha detto il presidente di Accademia Eugenio Massolo- è quella di narrare in maniera accattivante l’attività della nostra scuola che rappresenta un esempio virtuoso di come organizzare un corso di studi in alternanza scuola-lavoro,mirando all’occupazione.
Oggi in Italia gli ITS sono 61, l’Accademia è un esempio unico di come l’apprendistato possa tradursi in esperienza di alto contenuto, attirando giovani da tutte le Regioni.
Spero -ha concluso Massolo- che in futuro cambi la mentalità italiana, dove le famiglie sono ancora molto legate all’idea di Università e sottovalutano percorsi diversi, ma estremamente efficaci sul piano della formazione professionale , in grado di inserire i giovani nel mondo del lavoro,grazie al rapporto strutturale con le imprese partner.