Genova, 20 Maggio – Sono oltre 150 gli studenti delle classi IV e V degli Istituti Nautici che hanno partecipato questa mattina al primo Open Day dell’Accademia Italiana della Marina Mercantile, nella sua sede principale di Genova. Con un fitto programma di incontri con gli Allievi e i docenti, e insieme a tutto il personale dell’Accademia, gli studenti e le famiglie – sia liguri, sia provenienti da fuori regione – hanno potuto conoscere da vicino la realtà formativa dell’istituzione. Sono quasi 800 gli studenti oggi impegnati in un percorso formativo erogato dall’Accademia, secondo ITS in Italia per grandezza e con 96 aziende partner. Dai corsi più centrali, come gli Ufficiali di Macchina e di Coperta, l’Accademia ha sviluppato negli ultimi anni tanti nuovi corsi ITS per la formazione specializzata su tutto il mondo della logistica. Costruttori di navi e Tecnici Superiori per l’installazione degli impianti di Bordo, Tecnici di Ambito Portuale per l’automazione dei terminal, ma anche esperti di logistica e Operatori di Manovra Ferroviaria. Con un mondo del trasporto in progressivo mutamento, e con tante nuove sfide date dall’impatto sempre più profondo della tecnologia, è necessario proporre strade nuove perché il settore mantenga le sue prerogative economiche e sociali. Sfida colta dall’Accademia di Genova, che oggi propone un’ampia gamma di corsi ITS e FSE per tutte le professionalità di bordo e a terra.
Paola Vidotto, Direttrice dell’Accademia Italiana della Marina Mercantile: “Aprire le porte dell’Accademia alle famiglie e agli studenti significa andare a raccontare nel dettaglio non solo di cosa ci occupiamo, ma anche che cos’è il settore della logistica e dei trasporti. Per un Paese che vive di mare e di commercio dovrebbe essere naturale, ma nel tempo si è andata diluendosi quella speciale caratteristica lavorativa dell’ambito marittimo. Ospitare 150 studenti e studentesse che sono già attratti da queste tematiche rappresenta una grande occasione anche per noi, per poter incontrare le famiglie e dare loro numeri e dati reali sull’occupazione, che nel nostro caso sfiora il 95% dei diplomati dei nostri corsi”.